Il mercato dell’audiolibro continua a crescere e, un po’ alla volta, sta uscendo dalla nicchia per diventare davvero mainstream: 4,08 milioni di italiani ascoltano audiolibri.
Sono stati presentati a Più Libri più Liberi i dati di Pepe Reserarch relativi all’ascolto di audiolibri in Italia, dati rielaborati dall’ufficio studi AIE. I numeri sono senza dubbio positivi con 4,08 milioni di italiani che ascoltano audiolibri.
Il mercato dell’audiolibro continua a crescere anche in Italia dunque e, un po’ alla volta, sta uscendo dalla nicchia per diventare davvero mainstream.
Le abitudini di ascolto degli italiani
Gli ascoltatori di audiolibri in Italia sono aumentati del 28.3% rispetto al 2017, quando erano poco più di 3 milioni. Mediamente un utente ascolta poco più di 3 audiolibri all’anno.
Lo smartphone resta il device preferito per l’ascolto con 8 utenti su 10 che lo utilizzano per ascoltare audiolibri. Oltre a tablet e PC (utilizzati da 5 utenti su 10) resistono anche i lettori CD (3 utenti su 10) e di file .mp3 (4 ascoltatori su 10), mentre emerge una fetta di ascoltatori (3 utenti su 10) che utilizzano anche gli assistenti vocali.
Per quanto riguarda i grandi player internazionali dell’audiolibro, Audible e Storytel, il 40% degli utenti dichiara di essere abbonato ai relativi servizi di streaming.
Il 44% degli utenti scarica audiolibri gratuitamente da altri siti (bisognerebbe capire se legalmente o no…), il 28% preferisce acquistare in digital download singoli audiobook dalle varie piattaforme di distribuzione (Google Play, Apple Libri, ecc).
Resiste una nicchia rappresentata da un 20% del mercato che continua a comprare audiolibri su supporto fisico all’interno dei negozi o online. Chiudono il cerchio il prestito bibliotecario digitale (11%) e gli audiobooks su supporto fisico presi a prestito nelle biblioteche (7%).
Un mercato interno multilingua
Interessante notare che 4 ascoltatori italiani su 10 scelgono di ascoltare audiolibri anche in lingua straniera. Un dato che potrebbe influire non poco sulle scelte degli editori, visto l’alto costo di acquisizione e di produzione di titoli che arrivano dal mercato internazionale.
Stiamo parlando del 9% della popolazione italiana di età compresa tra i 9 e i 74 anni, una fetta di mercato importante destinata molto probabilmente a crescere soprattutto per quanto riguarda la conoscenza dell’inglese.
Perché si ascoltano audiolibri
2 ascoltatori su 10 hanno dichiarato di ascoltare volentieri audiolibri mentre fanno altre cose, come ad esempio guidare, viaggiare o correre.
2 ascoltatori su 10 poi sottolineano l’importanza di poter ascoltare audiobook dove vogliono e quando vogliono.
Sono infine appena poco più di 2 ascoltatori su 10 ad aver dichiarato di ascoltare audiolibri per problemi legati alla vista (il 13% ha difficoltà visive, il 12% preferisce non affaticare la vista).
Un catalogo che deve continuare a crescere
Gianni Peresson, responsabile dell’Ufficio studi AIE, ha spiegato che
I dati sull’andamento del mercato degli audiolibri e della loro “lettura” si inseriscono in un fenomeno molto più ampio che vede crescere il peso della voce narrante rispetto alla musica, come mostra l’indagine The Spoken World Audio Report 2019 di Edison Research, in cui si vede che l’ascolto di audio parlato (il 25% di tutti i contenuti) cresce di 5 punti percentuali rispetto al 2014 a svantaggio dell’ascolto di musica (oggi al 75%).
Il problema principale legato alla crescita di questo settore nel nostro Paese è connesso alla disponibilità di cataloghi ampi e profondi di generi letterari narrativi e di intrattenimento, ma anche di manuali. L’altro fenomeno connesso a questo è la crescita dell’ascolto di podcast che segnalano la possibilità di una maggiore creatività editoriale che il mondo audio offre.