Stiamo vivendo una crisi culturale, non economica. La polemica di Sugarpulp sulle scelte e sulle politiche culturali si allarga.
Oggi diamo volentieri spazio alla polemica culturale aperta da Sugarpulp all’indomani della conclusione della quinta edizione della Sugarcon, manifestazione di cui abbiamo parlato in diverse occasioni qui su Editoria Digitale.
La polemica è molto articolata e coinvolge principalmente le scelte della Pubblica Amministrazione nella gestione delle politiche culturali sul territorio.
Sugarpulp ha aperto la discussione con una lettera aperta alla città di Padova, partendo da un caso concreto, ovvero l’impossibilità di dialogare in maniera sensata con la giunta locale.
I giornali hanno ripreso la lettera dando il via ad una discussione che è ancora molto aperta, con interventi di vario tipo che si sono ripetuti tra online e offline: dagli attestati di stima e di incoraggiamento di Nicolai Lilin, Massimo Carlotto, Tullio Avoledo e Licia Troisi, a quelli di tanti politici e cittadini comuni.
Al centro di questa interessante discussione un’affermazione molto forte ma assolutamente condivisible : quella che stiamo vivendo oggi è una crisi culturale, non economica. Fino a quando la politica non si renderà conto di questo aspetto fondamentale sarà impossibile superare la crisi.
Curioso notare che l’atteggiamento della PA nei confronti della Cultura sia molto simile quello tenuto verso il mondo del Digitale: tantissime belle parole ma poi quando si tratta di fatti siamo a zero.
Cultura e Digitale sembrano essere diventati due slogan svuotati di qualsiasi senso che la Politica usa a suo piacimento per fare banale propaganda, senza nemmeno avere gli strumenti per capire di quello che stanno dicendo.
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