Lo stato dell’industria editoriale globale, il report 2022 della Buchmesse di Francoforte. Molto bene l’Italia: +12.2% di fatturato.
In occasione della Buchmesse, la Fiera del Libro di Francoforte, è stato pubblicato il tradizionale white paper che analizza lo stato di salute dell’industria editoriale mondiale.
Un punto di riferimento imprescindibile per chiunque operi nel mondo dell’editoria per orientarsi in un mondo sempre più complesso e interconnesso a livello globale.
Il fatturato cresce, molto bene l’Italia
Il fatturato globale del comparto editoriale (analisi effettuata sui dati di 23 Paesi) nel 2021 è stato di 71,6 miliardi di dollari:
- Stati Uniti: 26.8 miliardi di dollari
- Germania: 11.4 miliardi di dollari
- Giappone: 11.3 miliardi di dollari
- Regno Unito: 5.4 miliardi di dollari
- Italia: 4.1 miliardi di dollari
- Francia: 3.4 miliardi di dollari
- Spagna: 3 miliardi di dollari


Il dato più significativo è che nella maggior parte dei Paesi analizzati il fatturato del 2021 è in crescita rispetto al 2020. A crescere di più tra i big ci sono Stati Uniti (+13.6%), Francia (+12.5%) e Italia (+12.2%), seguiti da Giappone (+7.5%9), Regno Unito (+5,1%) e Germania (+3,5%). Molto bene anche Finlandia (+11,7%), Portogallo (+15,3%) e Turchia (+10,8%).
Il digitale cresce, si compra soprattutto online
Il Giappone è il Paese in cui il digitale pesa di più sul fatturato complessivo (37.8%), il Brasile è il fanalino di coda con il 3%. Il digitale va molto bene anche in Finlandia (33.2% del fatturato) e Svezia (32.9%).
Il formato audio cresce rispetto al 2020, anche se in percentuale molto diversa da Paese a Paese, il Giappone ad esempio è passato dal 33.1% del 2020 al 37.8% del 2021.
Per quanto riguarda le vendite l’online fa la parte del leone: il 67.6% dei libri venduti in Gran Bretagna viene venduto online. L’online supera il 30% delle vendite anche in Finlandia (35.1%), Svezia (38.4%), Turchia (36 %) e Stati Uniti (33.3%).
Il dato complessivamente è stabile, anzi addirittura in calo in Paesi come Stati Uniti, Gran Bretagna e Turchia (non va dimenticato però che la situazione pandemica del 2020 aveva fatto aumentare in maniera esponenziale le vendite online).
La quota di titoli in formato digitale/audio vara dal 2,1% della Croazia fino al 65,9% del Brasile (dove però il fatturato del comparto digitale è bassissimo). I titoli audio in formato digitale sono cresciuti di più oltre al Brasile sono Finlandia (62%) e Svezia (55%). Fanalino di coda insieme alla Croazia anche la Serbia in cui l’audio digitale vale appena il 2% dei titoli pubblicati.
Aumentano i titoli pubblicati
In tutto il mondo il numero dei titoli pubblicati è in crescita, con il Regno Unito che è al primo posto con ben 167.267 titoli pubblicati nel 2021 (e comunque si parla di un caldo el 10% rispetto al 2020).
Seguono Brasile (140.187), Italia (135.126) e Francia (109.480). Tra i primi cinque paesi, Francia (+12,5%), Brasile (+10%), Italia (+7,3%) e Türkiye (+6,9%) hanno registrato il maggior aumento di titoli pubblicati tra il 2020 e il 2021.


Il settore trade rappresenta più della metà dei titoli pubblicati praticamente ovunque, a eccezione di Bielorussia (44,8%), Messico (42,7%) e Nuova Zelanda (25,3%).