I numeri dell’editoria italiana nei primi nove mesi del 2022

Alla Buchmesse di Francoforte l’AIE ha presentato i dati del mercato editoriale italiano relativi ai primi 9 mesi del 2022

L’AIE, l’Associazione Italiana Editori, ha presentato alla Buchmesse di Francoforte i numeri relativi ai primi 9 mesi del 2022, numeri che confermano l’editoria come la prima industria culturale italiana con 3.429 miliardi di euro di fatturato complessivo (il report completo è disponibile sul sito dell’AIE).

Un 2021 tutto sommato positivo

L’Italia dunque è il quarto mercato editoriale in Europa con più di 85mila novità pubblicate all’anno (+15,6% rispetto al 2020), per un catalogo di titoli disponibili che oggi è arrivato a 1,3 milioni di titoli (senza contare il selfpublishing)

Bene anche il mercato internazionale con i titoli italiani che vengono sempre più tradotti e letti all’estero. La crescita media di titoli italiani venduti nei mercati esteri negli ultimi vent’anni è infatti dell’8.3% (nel 2020 sono stati venduti 8.586 titoli e comprati 9.127).

I titoli di varia pubblicati nel 2021 sono stati 81.892 (+17.6% rispetto al 2020). Com’era facilmente prevedibile gli ebook, dopo l’esplosione del 2020, sono calati: 49.926 titoli pubblicati (+2,4% rispetto al 2019).

Cala drasticamente il numero dei libri stampati, soprattutto grazie al print on demand che è destinato a cambiare in maniera irreversibile il mercato. La tiratura complessiva annua è stata di 134,3 milioni di copie (dato 2020), con una flessione di oltre 100 milioni rispetto al picco del 1995 (236,6 milioni). La tiratura media di ogni titolo, infatti, oggi è pari a 2.100 copie contro le 5.800 degli anni Novanta.

In Italia legge soltanto il 48% della popolazione

Soltanto il 48% degli italiani nella fascia 15-74 anni ha acquistato almeno un libro cartaceo negli ultimi 12 mesi, percentuale che arriva al 51% se calcoliamo anche eBook e audiolibri.

I lettori forti, ovvero chi legge più di sette libri l’anno, rappresenta il 32% dei lettori e genera il 59% delle vendite. Secondo i dati dell’Osservatorio AIE, si dichiarano lettori il 56% dei 15-74enni, in calo rispetto al 59% del 2020. Il dato nazionale nasconde forti disparità territoriali tra Nord e Sud, centro e periferia.

I primi nove mesi del 2022

Per quanto riguarda i primi nove mesi del 2022 sono disponibili soltanto i dati relativi al mercato trade. A prima vista il mercato italiano è rimasto stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: sono stati venduti libri per poco più di 1.000 miliardi, in calo dell’1,9% rispetto al 2021 ma comunque in crescita del 14,4% rispetto al 2019 (l’annus horribilis del covid).

Complessivamente sono state vendute poco meno di 71 milioni di copie con un calo dell’1.7% rispetto al 2021 (ma con un +16% rispetto al 2019). Emerge però una forte preoccupazione dovuto agli aumenti dei prezzi della carta e delle risorse energetiche, aumenti che potrebbero incidere molto sugli acquisti di Natale, da sempre il momento dell’anno in cui si vendono più libri.

Lascia un commento