L’AIE, Associazione Italiana Editori, rinnova il suo sito, un passo avanti verso la piena maturità digitale? Forse, intanto la direzione è quella giusta
Nuovo sito per l’AIE, Associazione Italiana Editori. Il dominio resta lo storico www.aie.it ma il layout è completamente rinnovato per consentire una migliore fruizione dei contenuti.
L’impressione è sicuramente positiva: il sito è molto veloce, chiaro, ordinato, semplice, ricco di contenuti interessanti.
È possibile consultare in maniera molto diretta i dati e le statistiche del mondo dell’editoria e, nella sezione “Le idee dell’AIE” si trovano diversi documenti di sintesi su argomenti chiave come l’agenda digitale, il diritto d’autore, le università, le biblioteche e di molto altro.
Viene anche dato molto risalto alle iniziative recenti dell’AIE, come #ioleggoperché e #unlibroèunlibro, ma è possibile anche conoscere tutti i servizi offerti dall’AIE.
Molto interessante la parte dedicata a chi vuole trasformare l’editoria in una professione, così come tutte le pagine dedicate alle varie norme fiscali e legislative che possono interessare gli editori associati.
Il sito è fruibile perfettamente anche da mobile, particolare oggi fondamentale ed è sicuramente molto più dinamico e chiaro rispetto al precedente.
Un unico appunto: se si digita aie.it il sito non si apre ma compare una pagina di lavori in corso, cosa che peraltro succede anche sul sito dell’Isbn (www.isbn.it funziona, isbn.it no).
Se qualcuno laggiù ci sta leggendo provveda, tanto basta poco per risolvere piccoli bug del genere in un’epoca in cui anche il “www” a volte viene bypassato dagli utenti.