Youtube ha reso possibile la visione di film integrali in streaming (anche in HD) a pagamento. Un colpo durissimo al nascente mercato della tv via streaming
Ieri stavo cercando il trailer di Indiana Jones e Predatori dell’Arca Perduta su Youtube e mi sono accorto che è comparso un bottoncino verde con il simbolo dell’euro e il prezzo: 9.99 euro per vedere tutto il film in streaming, 11.99 per vederlo in HD. Dopo aver superato lo sgomento provato nel sentire Indiana Jones parlare con la voce di Pino Insegno ho realizzato che Youtube ha finalmente deciso di entrare a gamba tesa nel mercato della tv via streaming.
L’account che vende il film infatti è quello della Paramount Italia, la proprietaria dei diritti di Indiana Jones. I prezzi a mio avviso sono ancora alti, però prepariamoci ad una vera e propria rivoluzione nel mondo dei contenuti digitali e della tv via streaming: dal momento in cui le case produttrici potranno vendere direttamente su Youtube i loro contenuti perché dovrebbero cederli a soggetti terzi come ad esempio Infinity?
Un motivo c’è, ed è anche molto semplice: il soggetto terzo ti paga in anticipo una valangata di soldi cash. Ma sul lungo periodo il vantaggio economico è sicuramente quello di poter vendere i distributori e gli aggregatori. Di fatto l’ecommerce ha permesso di annullare la distanza tra produttore e venditore, e se Youtube ha deciso di entrare in questo mercato dialogando direttamente con i produttori per tutti gli altri saranno dolori.
Stiamo parlando di una piattaforma video che di fatto è leader assoluta del mercato e che può vantare un bacino di utenti mostruoso. Per non parlare della capacità di analisi incrociata dei dati di Google e della sua potenza suprema in fatto di Adv. Youtube è, molto semplicemente, lo standard per guardare video online. Ora che apre alla possibilità di acquistare direttamente i film si spalancano le porte ad un mercato potenzialmente infinito, anche per i singoli videomaker indipendenti che potrebbero puntare su un’inaspettata fonte di guadagno per i loro video.
Credo che per ora Youtube stia facendo dei test perché non sono molti i titoli disponibili, ma una volta che deciderà di fare definitivamente il grande passo nel mondo dello streaming allora ne vedremo delle belle. Si salveranno soltanto canali con Netflix, quelli cioè che puntano tutto sulla produzione originali di contenuti e su contratti di distribuzione in esclusiva di contenuti altrui.
Content is the king, disse a suo tempo Bill Gates parlando del web. Il vero genio del web ancora una volta aveva visto lungo: i canali che fondano il loro business sulla distribuzione infatti saranno sempre più i difficoltà se non riusciranno a produrre contenuti autonomi, magari non subito, ma nel giro di una decina d’anni i produttori avranno tutti gli strumenti per dialogare direttamente con il venditore finale, se non di creare in maniera autonoma i propri canali di vendita.
[…] credo che se la banda larga si svilupperà a dovere (e se punterà su prezzi più concorrenziali) Youtube potrebbe diventare il vero leader del settore dato che può contare su un bacino di utenti sterminato, oltre al fatto che il concetto di library […]