Spotify punta su podcast e audiolibri per raggiungere 1 miliardo di utenti entro il 2030. L’Intelligenza artificiale sarà determinante
Podcast e Audiolibri sono i due asset strategici su cui Spotify ha deciso di puntare per raggiungere entro il 2030 due obiettivi molto ambiziosi: 1 miliardo di utenti e 100 miliardi di dollari di ricavi annuali.
È stato Daniel Ek, amministratore delegato e co-fondatore della piattaforma, che ha illustrato il piano di sviluppo della celebre piattaforma di streaming USA nel corso dell’Investor Day.
Attualmente Spotify ha 442 milioni di utenti, di cui 182 milioni abbonati a Spotify Premium, ed è presente in 183 Paesi. Per quanto riguarda il fatturato il 2021 si è chiuso a quota 141 miliardi di dollari.
Attualmente soltanto un terzo degli utenti di Spotify ascolta podcast, ma si tratta comunque di una piccola parte degli ascolti di Spotify dato che la musica rappresenta ancora oggi il 93% delle ore di ascolto sulla piattaforma.
Le stime del business podcast sono però di circa 20 miliardi di dollari, motivo che ha spinto Spotify ha investire molto in questo settore. C’è un altro particolare da non sottovalutare: gli investimenti nel settore audio parlato (ovvero podcast e audiolibri) stanno andando meglio delle aspettative. Si parla infatti di margini lordi superiori al 28% per un fatturato di circa 200 milioni di dollari nel 2021, ovvero 300% in più rispetto al 2020.
Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale
L’Intelligenza Artificiale giocherà un ruolo determinante nello sviluppo di questi settori. Proprio per questo Spotify ha acquisito Sonantic, start-up che sfrutta l’intelligenza artificiale (IA) per trasformare in audio un testo scritto.
L’obiettivo non è soltanto rendere la piattaforma più accessibile, ma anche quella di creare veri e propri contenuti autonomi. Del resto l’utilizzo di Intelligenza Artificiale è già un dato di fatto nel mondo dell’audiolibro, basti vedere la rivoluzione creata da Google che ha messo a disposizione la sua AI per gli editori interessati a pubblicare audiolibri sulla sua piattaforma.
Il servizio per il momento è gratuito e riservato soltanto agli editori USA, ma permette di creare audiolibri in inglese (scegliendo tra accento british, USA, indiano e australiano) e in spagnolo (scegliendo tra accento spagnolo, messicano e latinoamericano).
Noi di LA CASE Books, ad esempio, stiamo utilizzando il servizio di Google da poco meno di un anno con risultati sorprendenti in termini di vendite, segno che il pubblico apprezza prodotti di questo tipo che, grazie agli incredibili sviluppi qualitativi dell’Intelligenza Artificiale, stanno diventando sempre più indistinguibili da quelli realizzati con voci umane.