aNobii si rinnova con una nuova app e un sito più curato. Finalmente arriva il tanto attesto restyling dell’app per un social che ora sembra davvero pronto a rinascere.
Da queste pagine in passato ho duramente criticato aNobii e la “calma piatta” sul fronte dello sviluppo che per anni ha resto l’app praticamente inutilizzabile.
Dopo le grandi speranze seguite all’acquisizione da parte di Mondadori (parliamo ormai del lontanissimo 2014), tutto si era trasformato in una palude replicando lo schema già visto per tante acquisizioni di questo tempo in Italia (una su tutte quella di Splinder).
Poi a maggio 2019 Ovolab rileva da Mondadori il social dei lettori, un social ridotto davvero male da anni di mancato sviluppo. Dopo un’incubazione lunga arriva finalmente la nuova applicazione, che ha esordito ufficialmente il 24 luglio (trovate tutta la storia di aNobii nel press kit pubblicato nel blog ufficiale del social)
La nuova app
Finalmente aNobii ha un’app degna di questo nome. Bella, funzionale, pulita, ovviamente disponibile per Android e iOs. Un’app che a mio avviso può segnare il punto di ripartenza per un social che ha enormi potenzialità anche se lavora in un mondo economicamente marginale come quello dell’editoria.
Tante le opzioni a disposizioni di noi utenti, dato che con la nuova app di aNobii è possibile guardare il feed di quel che sta succedendo su Anobii, aggiungere libri al proprio scaffale e alla propria wishlist (anche usando il lettore di codici a barre). Si possono poi votare i libri letti, recensirli, partecipare alle discussioni nei vari gruppi, scambiare messaggi con i singoli utenti.
Da parte mia non posso che fare i complimenti a Ovolab. Dopo un inizio difficile e molto lento sembrano aver trovato il bandolo della matassa in quello che potrebbe diventare uno dei piani di rilancio più ambiziosi e difficili del settore.
Spero vivamente che da oggi cominci la rinascita di un social che ha enormi potenzialità e a cui sono tremendamente affezionato, visto che sono iscritto dal 2007 (quanti libri e fumetti ho caricato all’epoca!).
aNobii e gli audiolibri, perché no?
Per la serie “consigli non richiesti” ecco il mio piccolo consiglio agli sviluppatori: perché non pensare anche a una categoria audiolibri (soprattutto digitali) strutturata? A oggi non esiste un database completo per il settore, settore che da sempre è molto frammentario e molto più vicino al far west che a un comparto editoriale.
aNobii potrebbe diventare il luogo in cui il mondo dell’audiolibro italiano trova finalmente una codifica e una catalogazione univoca. Impresa senza dubbio molto ardua ma che potrebbe portare a risultati interessanti.