Proprio mentre RCS chiude il bilancio 2012 con dati drammatici che hanno portato alle dimissioni di Paolo Merloni dal Consiglio di Amministrazione di RCS Mediagroup (si parla di 509 milioni di euro di perdite), dagli Stati Uniti arrivano notizie di tutt’altro tipo.
Negli USA infatti mercato digitale infatti è letteralmente esploso, con i dati relativi al 2012 che parlando di un +22,55% per quanto riguarda le entrate (+6% netto) rispetto al 2011.
Di fronte a numeri di questo tipo c’è da domandarsi per quale motivo i grandi gruppi editoriali italiani continuino a boicottare nei fatti il digitale (anche se a parole sono tutti grandi paladini della “rivoluzione digitale”… sic!). Negli Stati Uniti è ipotizzabile che le vendite in questo inizio di 2013 siano ulteriormente aumentate, il che significherebbe che più di un quarto dei libri venduti sono digitali.
Numeri impressionanti (come sono impressionanti i 509 milioni di perdite di RCS, più di mezzo miliardo di euro in un solo anno) che dovrebbero mettere definitivamente un pietra tombale sull’espressione “futuro dell’editoria” quando si parla di ebook: il digitale è già oggi il presente dell’editoria. In Italia le percentuali sono ancora bassissime, è vero, ma l’ostruzionismo dei grandi gruppi editoriali durerà ancora poco.
Quando si apre una breccia in una diga poi bisogna soltanto aspettare…