Tra carta e digitale: intervista a Stefano Lanciotti

Secondo appuntamento con le interviste dedicati agli autori che surfano tra digitale e cartaceo, dimostrando nei fatti che il mercato editoriale vero è molto più liquido e dinamico di quanto pensino editori ed autori. Ne parliamo con Stefano Lanciotti che, dopo l’enorme successo ottenuto con i suoi ebook su Kindle Store di Amazon e su iBookstore ha firmato con Newton & Compton, che nel 2012 pubblicherà in cartaceo Phönix, l’ebook che Stefano aveva distribuito gratuitamente online.

Approdi ad un editore importante dopo il successo da selfpublisher: ci racconti brevemente com’è andata?
Dopo circa un annetto di presenza nelle classifiche di iBookstore e Amazon, quando ormai pensavo che l’editoria tradizionale non fosse interessata ad autopubblicati “di successo”, mi ha contattato Newton Compton. Dopo avergli inviato tutto il mio materiale pubblicato, hanno puntato su Phönix e mi hanno proposto un contratto.

Compri ebook e leggi in digitale?
Sì, dopo un “rigetto” iniziale, adesso preferisco di molto la lettura in digitale rispetto a quella su carta. Inizialmente ero molto influenzato dall’idea che l’esperienza di lettura su reader o su tablet potesse essere simile a quella su schermo tradizionale di computer, che io non amo.

Inutile chiederti cosa ne pensi del selfpublishing… giusto?
Beh, forse non proprio inutile. Mi sono fatto un’idea precisa del selfpublishing: essendo uno strumento, non è buono o cattivo di per sé, ma dipende dall’uso che se ne fa. I vantaggi sono abbastanza chiari: superare la “barriera” imposta dall’editoria tradizionale senza cadere nella trappola delle case editrici a pagamento. Gli svantaggi sono la mancanza di filtri di qualità, che permettono veramente a chiunque di pubblicare. Da questo punto di vista trovo molto utili siti come http://www.scrittorindipendenti.com che si pongono l’obiettivo di aiutare l’approccio a questo mondo con recensioni che impediscano “acquisti incauti”.

Un consiglio che ti senti di dare a chi vuole tentare la carta del selfpublishing?
La strategia più utile (tra tutte quelle che ho sperimentato) è quella di regalare qualcosa. Io addirittura ho distribuito gratuitamente 2 romanzi e questo mi ha aiutato enormemente a superare la diffidenza di chi non mi conosceva.

I vantaggi e gli svantaggi di pubblicare in digitale.
Lo svantaggio maggiore, almeno a oggi, è quello di avere un pubblico potenziale molto minore che con il cartaceo. Il vantaggio più evidente è che non c’è bisogno di avere un distributore tradizionale e (soprattutto) che non esiste il concetto della libreria che non ti prende le copie perché non sei conosciuto e non vogliono occupare prezioso spazio su scaffale. Un altro vantaggio che molti non prendono in considerazione è che (almeno in teoria) la vita di un romanzo può essere molto più lunga. In genere se non sei un classico o un bestseller il tuo libro sparisce dagli scaffali dopo qualche mese, un ebook può rimanere disponibile all’infinito.

I vantaggi e gli svantaggi di pubblicare in cartaceo
Diciamo che i vantaggi esistono solo se non sei un autopubblicato, ma edito da una grande casa editrice con ottima e capillare distribuzione. In questo caso hai un bacino potenziale di acquirenti molto più grande. Lo svantaggio lo posso riassumere in due cifre, relative all’autopubblicazione: Phönix pubblicato su carta è stato letto da 200 persone, in digitale da 50.000

Continuerai a portare avanti anche progetti da selfpublisher o pensi che da adesso in poi cercherai di collaborare solo con editori?
Per ora la mia esperienza di selpublisher rallenta , se non altro perché ho un accordo con Newton per cui dovrò proporre a loro ogni mio nuovo romanzo per i prossimi anni. Però, certo, se non dovessero essere interessati loro o altre case editrici, penso proprio che ripercorrerò le stesse strade. Peraltro tutti i miei romanzi già pubblicati, tranne Phönix, rimarranno disponibili finché qualcuno non dovesse offrirmi di comprarne i diritti e proprio in questi giorni ho pubblicato il primo romanzo della trilogia di Nocturnia in lingua spagnola. È una nuova avventura che considero molto eccitante…

Quale sarà il titolo dell’edizione cartacea di Phönix? Dacci qualche anticipazione…
La verità è che non lo so. Io ho proposto una serie di titoli alternativi, quali: “Operazione Phönix”, “L’alba delle Fenice”, “La congiura della Fenice”, “Gli artigli della Fenice”, dopo aver consultato amici e lettori iscritti alla mia fanpage. Ma non sono certo di quale di questi verrà usato.

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