Oggi si chiude a Torino la 25esima edizione del Salone Internazionale del Libro. Sono tornato ieri dopo 3 giorni intensi fatti di appuntamenti, presentazioni, incontri, feste e chi più ne ha più ne metta.
Quello che mi ha lasciato un po’ con l’amaro in bocca è stato constatare come la Primavera Digitale tanto sbandierata dagli organizzatori del Salone sia ancora un qualcosa di molto lontano dalla realtà, per lo meno per quanto riguarda l’Editoria Italiana.
L’impressione generale infatti è che il mondo editoriale italiano, salvo qualche eccezione, sia costretto a parlare di digitale perché non è possibile ignorare il più grande cambiamento che ha investito l’editoria dai tempi di Gutenberg, ma che in realtà non ci sia né la voglia né la capacità che affrontare gli nuovi scenari che si stanno delineando.
Qualche esempio:
- parliamo di Primavera Digitale e non esiste un catalogo digitale o un’applicazione con il programma dettagliato degli eventi;
- il wifi al Salone era gratuito soltanto nei corridoi (quindi inutile) e non nei padiglioni, e questo perché gli stand per avere il wifi dovevano pagare la bellezza di 170 euro;
- la maggior parte degli eventi dedicati al digitale (pochi) hanno riproposto una serie di luoghi comuni triti e ritriti, con molti relatori lontani anni luce da quello che sta realmente accadendo nella realtà del mercato. Come spesso succede in Italia a prevalere sono le logiche politiche e di scambi di favori;
- gli stand degli editori più grandi erano, come sempre ormai, semplici librerie. Pochissimo spazio alla sperimentazione, pochissima multimedialità, pochissimo spazio alla sperimentazione;
- le mille polemiche sul fatto che Amazon avesse un stand al Salone del Libro mi sono sembrate pretestuose e ipocrite;
- il sito ufficiale del Salone è vecchio e non consente di fatto interattività… e via andare.
[…] ci sia né la voglia né la capacità che affrontare gli nuovi scenari che si stanno delineando. Leggi tutto l’articolo sul blog Editoria Digitale. Like this:LikeBe the first to like this post. Per Giacomo Brunoro Inviato su ebook, […]
vero! e che dire che in molti stand non potevi nemmeno pagare con la carta di credito? la wifi era scandalosa: manifesti che dicono che c’è, gratis. Coda per avere informazioni, ché bastava scrivere le info (“basta registrarsi”): ti colleghi e chiede login e pwd… ma ancora ti devi registrare!
[…] Salone del Libro che celebrava la “primavera digitale” con un catalogo ed un programma esclusivamente cartacei, quest’anno le cose sono decisamente […]