La fine dei libri

Segnaliamo quest’interessantissimo articolo di Luca Sofri sulla non centralità dell’oggetto libero nel mondo delle idee moderno e, molto probabilmente, futuro

Scrive Luca Sofri su Wittgenstein.it:

[…] la questione è culturale, non commerciale. E sono due questioni, dicevo. Una è che leggiamo meno libri, per due grandi fattori legati entrambi a internet […]

La seconda questione centrale nella crisi dell’oggetto libro è che è diventato marginale come mezzo di costruzione e diffusione della cultura contemporanea, che invece sempre più trova luoghi di dibattito, espressione, sintesi, su internet e in formati più brevi. […]

Il “pubblicare un libro” come sintesi e sanzione di uno studio, una riflessione, un’idea, un tema da condividere o una storia da raccontare, è una pratica che non ha più il rilievo di un tempo.

[…] se c’è un posto dove quello che scrivo “resta” e “raggiunge più lettori”, è internet. I libri spariscono dalla vendita e dall’attenzione – e dall’esistenza – dopo pochi mesi, o pochi anni al massimo (salvo rare eccezioni): ne escono a centinaia ogni mese, e se non vi passano sotto il radar subito, non esisteranno mai più.

[…] grazie ai social network e ai link e a Google, cose pubblicate online anche dieci anni fa continuano a trovare nuove attenzioni e tornare a essere lette. […]

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