Audiolibri, il mercato italiano cresce ancora

Audiolibri, il mercato italiano cresce ancora: +3% rispetto all’anno scorso. Tutti i dati della ricerca realizzata da Nielsen IQ per Audible.

Nel 2025 gli audiolibri continuano a conquistare terreno nel panorama dell’intrattenimento italiano.

La nuova ricerca realizzata da NielsenIQ per Audible fotografa una realtà in pieno fermento: 11,4 milioni di italiani e italiane ascoltano audiolibri, con un incremento del 3% rispetto all’anno precedente.

Ma non è solo una questione di numeri: è un cambiamento di abitudini, di tempo, di relazioni con la narrazione. La crescita degli audiolibri in Italia non è un effetto di moda, ma una trasformazione strutturale nel modo in cui si consumano storie e contenuti.

Ascoltare storie è diventato un gesto quotidiano

Il dato forse più interessante è quello relativo alla frequenza di ascolto. Il 35% degli utenti ascolta audiolibri almeno una volta a settimana, con sessioni medie di 30 minuti e una frequenza mensile di circa tre volte. Numeri che vanno oltre il consumo occasionale: qui si parla di un’abitudine consolidata, di una routine culturale.

Gli audiolibri si inseriscono nella quotidianità come alternativa “gentile” alla frenesia degli schermi. Sono compagni di viaggio, alleati del multitasking, antidoti alla solitudine, strumenti di evasione o approfondimento. Ma soprattutto, sono porte d’accesso a nuove forme di lettura. Perché sì, leggere con le orecchie è comunque leggere.

L’identikit dell’ascoltatore e dell’ascoltatrice seriale

A trainare la crescita degli audiolibri in Italia sono in particolare le donne tra i 45 e i 54 anni, residenti con leggera prevalenza nel Sud Italia. Ma a sorpresa anche la fascia 25-34 anni registra livelli elevati di ascolto quotidiano.

Non è un caso: si tratta degli stessi segmenti che negli ultimi anni hanno mostrato maggiore propensione alla lettura digitale e all’uso di piattaforme audio.

Il profilo che emerge è quello di un utente curioso, consapevole, “ibrido”: ascolta molto ma legge anche su carta, e spesso utilizza l’audiolibro come ponte tra lettura e ascolto.

Il 55% degli intervistati ha ascoltato libri già letti, mentre il 48% ha deciso di leggere un libro dopo averlo ascoltato in cuffia. Un dato decisivo, che spazza via il luogo comune dell’audiolibro come “scorciatoia pigra”: qui si tratta di amplificazione dell’esperienza narrativa, non di sostituzione.

Audiolibri e librerie: una sinergia virtuosa

La crescita degli audiolibri in Italia non è un pericolo per il mondo editoriale tradizionale, anzi. L’ascolto sembra stimolare l’acquisto di libri cartacei: il 52% degli utenti ha acquistato almeno una volta un libro dopo averlo ascoltato.

È una sinergia, una contaminazione positiva tra formati che sembravano rivali e che invece si scoprono complementari e interdipendenti.

Nel contesto dell’editoria digitale questo trend rappresenta un’opportunità strategica. Chi produce contenuti audio non sta solo cavalcando una moda, ma ridefinendo l’intera filiera della lettura. Le case editrici più attente lo sanno bene: non si tratta solo di mettere una voce a un libro, ma di costruire un prodotto narrativo nuovo, immersivo, capace di valorizzare scrittura e performance vocale.

Ascoltare per stare meglio

I benefici dell’ascolto non si fermano alla sfera culturale. Gli audiolibri sono considerati strumenti di benessere: aiutano a combattere lo stress, la solitudine, la sovraesposizione agli schermi.

Il 59% degli ascoltatori dichiara di utilizzarli per “disintossicarsi” dai dispositivi visivi, mentre il 52% li considera un alleato per affrontare momenti di disagio o malinconia.

L’ascolto si rivela anche un’occasione di intimità familiare: il 45% dei genitori ha figli che ascoltano audiolibri. Un dato che racconta quanto il formato sia trasversale per età e facilmente condivisibile, soprattutto in casa o durante viaggi.

E poi c’è la magia del multitasking: il 68% degli intervistati apprezza la possibilità di ascoltare mentre fa altro – in auto, sui mezzi pubblici, camminando. Gli audiolibri si infilano tra le pieghe del tempo, recuperano ore morte e le trasformano in tempo narrativo.

Come si sceglie cosa ascoltare?

Il genere letterario è la chiave: per il 72% degli utenti è il primo fattore nella scelta. In testa alla classifica: narrativa letteraria, thriller e fantasy (tutti al 28%), seguiti da crime e classici. Il secondo elemento è l’autore o autrice (57%), mentre un buon 30% si lascia incuriosire dai titoli che hanno ispirato film o serie TV.

Un dato interessante riguarda i titoli premiati: il 20% del campione li considera un fattore determinante. La casa editrice conta per un quarto degli ascoltatori, segno che anche nel digitale il brand editoriale mantiene un certo peso.

In crescita anche gli ascolti in lingua originale, soprattutto in inglese (28%). Un dato che apre scenari importanti per il futuro dell’editoria digitale: internazionalizzazione, cross-medialità, adattamenti multilingua diventano elementi centrali nella produzione.

Spin-off, sequel e storytelling espanso

Viviamo in un mondo in cui le storie non finiscono mai. Gli audiolibri intercettano questa dinamica espandendo narrazioni già note: un ascoltatore su cinque apprezza gli spin-off audio di film e serie TV.

In particolare, il 57% ama le nuove trame con i personaggi preferiti, mentre il 43% apprezza gli approfondimenti sui personaggi secondari.

È il trionfo dello storytelling espanso, dove tutto può diventare racconto: libri, podcast, film, fumetti, serie, videogiochi. L’audiolibro diventa così un nodo in una rete narrativa complessa, in cui ogni formato alimenta gli altri.

Il presente (e il futuro) dell’editoria audio

In cima alla classifica degli audiolibri più ascoltati troviamo due titoli molto diversi ma perfettamente rappresentativi della varietà dell’offerta: “MISS BEE E IL CADAVERE IN BIBLIOTECA” di Alessia Gazzola e “ELOGIO DELL’IGNORANZA E DELL’ERRORE” di Gianrico Carofiglio. Fiction e saggistica, intrattenimento e riflessione: due poli che tengono insieme l’intero spettro dell’offerta audio contemporanea.

I dati NielsenIQ per Audible confermano una tendenza solida e in crescita: gli audiolibri non sono una moda passeggera, ma una componente strutturale dell’ecosistema culturale italiano (cosa che qui su EDITORIA DIGITALE magazine avevamo già scritto nel 2017, ma forse eravamo un po’ troppo avanti).

La crescita degli audiolibri in Italia è reale, radicata e ancora in piena espansione. E per chi lavora nel mondo editoriale – digitale o meno – è tempo di prenderla molto sul serio.

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