L’industria degli audiolibri vola: nel 2024 vendite a 2,22 miliardi di dollari negli USA secondo i dati pubblicati dalla Audio Publishers Association (APA)
Il mercato degli audiolibri continua la sua corsa inarrestabile. Secondo i dati pubblicati dalla Audio Publishers Association (APA), nel 2024 le vendite di audiolibri negli Stati Uniti hanno raggiunto i 2,22 miliardi di dollari, registrando una crescita del 13% rispetto all’anno precedente.
Dopo alcuni anni di crescita più moderata, il settore torna finalmente a correre con percentuali a doppia cifra, consolidando il ruolo degli audiolibri come uno dei segmenti più dinamici dell’industria editoriale.
Questo boom è trainato quasi esclusivamente dal formato digitale, che rappresenta oggi il 99% del totale dei ricavi. Gli audiolibri digitali hanno segnato un incremento annuo del 14%, confermando la tendenza che vede i lettori – o meglio, gli ascoltatori – sempre più orientati verso la fruizione in streaming o download, piuttosto che su supporti fisici.
Un pubblico sempre più ampio
I dati emergono dall’annuale Sales Survey commissionato dall’APA alla società Toluna, affiancato da un’indagine sui consumatori condotta da Edison Research. Secondo quest’ultima, oltre il 51% degli adulti americani – pari a circa 134 milioni di persone – ha ascoltato almeno un audiolibro nella propria vita.
Si tratta della percentuale più alta mai registrata nella storia dell’associazione, segnale chiaro di una crescente familiarità con il formato.
Ma c’è di più: anche tra coloro che non hanno ancora ascoltato un audiolibro, l’interesse è in forte aumento. Nel 2025, il 38% degli utenti di contenuti audio parlati (come podcast o trasmissioni radiofoniche) ha dichiarato di voler provare gli audiolibri, in netto aumento rispetto al 32% del 2024. La percentuale di chi si dice “molto interessato” è quasi raddoppiata, passando dal 10% al 18%.
Come sottolineato da Michele Cobb, direttrice esecutiva dell’APA:
I dati di quest’anno non solo confermano il momentum delle vendite, ma mostrano anche una crescente consapevolezza e curiosità verso gli audiolibri da parte di nuovi pubblici.
Pirateria in aumento, YouTube sotto osservazione
Tuttavia, non è tutto rose e fiori. Accanto ai numeri da record, c’è anche un dato preoccupante: la crescita della pirateria. Secondo l’APA, il 35% degli ascoltatori ha dichiarato di aver ascoltato audiolibri tramite YouTube, contro il 27% registrato nel 2023. Un aumento significativo, che evidenzia come la piattaforma video stia diventando uno dei principali canali di diffusione non autorizzata di contenuti.
Il dato più allarmante è che il 76% degli ascoltatori su YouTube giustifica questa scelta con la gratuità del servizio, ignorando – o fingendo di ignorare – che gran parte dei contenuti disponibili in questo modo è piratata. Un problema non solo economico, ma anche culturale, che mina alla base la sostenibilità del settore.
L’accessibilità come leva strategica
Uno dei fattori chiave che alimentano la crescita dell’audiolibro è l’accessibilità. Il 72% degli intervistati ha dichiarato che la disponibilità del titolo sulla piattaforma preferita è fondamentale per la scelta di ascolto. Inoltre, il 63% degli ascoltatori valorizza in modo particolare l’accesso agli audiolibri tramite le app delle biblioteche, come Libby o Hoopla.
Si conferma così l’importanza della capillarità distributiva e della fruizione on demand: l’audiolibro si ascolta dove e quando si vuole, e questo lo rende particolarmente appetibile in un’epoca dominata da smartphone e cuffiette wireless.
I generi più amati: fiction in testa, bene anche romance e fantasy
Per quanto riguarda i contenuti, la narrativa continua a dominare il mercato. La fiction generale ha segnato una crescita del 16% rispetto al 2023, confermandosi il genere più venduto. Ma la vera sorpresa arriva dai generi cosiddetti “di evasione”: romance (+30%), narrativa per bambini e young adult (+26%) e fantascienza/fantasy (+21%) sono quelli che hanno registrato l’incremento più forte anno su anno.
Questi dati indicano chiaramente che l’audiolibro è sempre più percepito come una forma di intrattenimento, spesso legata a momenti di relax o di mobilità, come i viaggi o l’attività fisica. La voce riesce a creare un legame empatico con l’ascoltatore, rendendo i generi narrativi particolarmente efficaci.
AI? Sì, ma con riserve
Un capitolo a parte merita il tema della narrazione con intelligenza artificiale. Negli ultimi anni, sempre più editori hanno sperimentato l’uso di voci sintetiche per produrre audiolibri a costi contenuti e in tempi rapidi.
Nel 2023, il 77% degli ascoltatori si diceva disposto a provare un audiolibro con voce AI. Nel 2025, questa percentuale è scesa al 70%. Il dato, seppur ancora alto, segnala una crescente attenzione alla qualità dell’esperienza di ascolto: la voce umana, con le sue sfumature emotive e interpretative, continua a essere preferita dalla maggioranza degli utenti.
Opportunità e sfide per l’editoria
L’industria degli audiolibri si trova dunque in una fase di grande espansione, ma anche di profonda trasformazione. Da un lato, i dati economici parlano chiaro: si tratta di un segmento redditizio, in crescita costante e con ampie potenzialità di sviluppo, anche grazie all’apertura a nuovi mercati internazionali.
Dall’altro, non mancano le sfide: la pirateria, la concorrenza tra piattaforme, le implicazioni etiche e qualitative dell’uso dell’intelligenza artificiale, e la necessità di investire su narrazioni sempre più coinvolgenti e accessibili.
Per editori, autori e professionisti del settore, il messaggio è chiaro: ignorare l’audiolibro oggi significa rinunciare a una delle leve più potenti per raggiungere nuovi pubblici.
Ma per farlo servono competenze, investimenti e – soprattutto – una visione strategica che sappia coniugare innovazione e rispetto per il valore del contenuto.