Commissione Europea contro Apple, chiusa l’indagine sulle regole per gli sviluppatori di app per eBook e audiolibri su Apple Store.
La Commissione Europa ha chiuso l’indagine contro Apple sulle regole per gli sviluppatori di app per eBook e audiolibri su Apple Store. Questo caso era parte di una più ampia serie di indagini su Apple, avviate per verificare se le sue pratiche limitassero la concorrenza. L’indagine è stata archiviata dopo il ritiro di una denuncia, ma la chiusura non garantisce che il comportamento di Apple sia in linea con le regole europee. La Commissione, infatti, continuerà a vigilare.
Il contesto dell’indagine
La questione risale al 2020, quando la Commissione Europea ha aperto un’indagine su alcune politiche di Apple. In particolare, si contestava l’obbligo imposto agli sviluppatori di usare esclusivamente il sistema di acquisti in-app dell’azienda, oltre a restrizioni sulla promozione di alternative più economiche. Questa pratica ha sollevato dubbi sul rispetto delle norme sulla concorrenza, in quanto poteva sfavorire i concorrenti e limitare le scelte per i consumatori.
Sviluppi e altre accuse contro Apple
Non si tratta del primo scontro tra la Commissione Europea e Apple. Nel marzo 2024, l’azienda è stata multata per abuso di posizione dominante nel mercato delle app di streaming musicale.
Successivamente, Apple è stata definita “gatekeeper” per App Store, una classificazione che, in base al regolamento europeo sui mercati digitali, la obbliga a garantire condizioni più eque agli sviluppatori. Tra le altre cose, questa designazione impone all’azienda di non obbligare gli sviluppatori a usare i propri sistemi di pagamento.
La decisione finale sulla questione e-book e audiolibri
Con il ritiro della denuncia presentata da un distributore di eBook e audiolibri, la Commissione ha deciso di chiudere questa specifica indagine. Tuttavia, ciò non significa che Apple sia del tutto esonerata. La Commissione continuerà a monitorare le sue pratiche per assicurarsi che rispettino le regole europee, sia in materia di concorrenza che di mercati digitali.
Il caso rappresenta un esempio significativo di come le istituzioni europee stiano cercando di regolamentare le grandi aziende tecnologiche. Apple, come altre big tech, è spesso sotto esame per il controllo che esercita sui propri ecosistemi digitali.
Le regole imposte dal regolamento sui mercati digitali mirano a ridurre queste barriere, favorendo un mercato più aperto e competitivo.
Cosa succederà in futuro?
Sebbene l’indagine sia chiusa, il dibattito sul ruolo delle grandi piattaforme tecnologiche rimane acceso. La Commissione continuerà a vigilare per garantire che i colossi come Apple rispettino le norme e non abusino della loro posizione dominante.
Questo caso si inserisce in un panorama più ampio di regolamentazione, che vede l’Europa impegnata a proteggere i consumatori e a promuovere la concorrenza.