Novità in casa Kindle: da oggi anche gli ebook in lingua spagnola entrano a far parte del programma KDP Beta for Audiobooks.
Amazon ha lanciato il programma KDP Beta for Audiobooks a novembre 2023. Il programma, che offre la possibilità agli autori KDP di utilizzare gratuitamente l’intelligenza artificiale di Amazon per creare audiolibri, inizialmente era rivolto soltanto ai titoli pubblicati in lingua inglese.
Le altre condizioni per poter sperimentare KDP Beat for Audiobooks erano che non esistesse già una versione audiolibro del titolo in questione e che l’opera fosse pubblicata su Kindle in formato ePub.
Alla continua ricerca di contenuti originali
La seconda condizione ha sicuramente un impatto importante perché di fatto rende impossibile per i selfpublisher che pubblicano titoli liberi da diritti in formato print on deman pubblicarne anche i relativi audiolibri. Una mossa che rientra nella strategia di Amazon di privilegiare sempre i contenuti originali per evitare di intasare lo store digitale con titoli che appartengono al pubblico dominio, titoli che possono avere un buon mercato in formato print on demand ma che diventano deleteri quando si parla di formato digitale.
Proprio per questo motivo Amazon effettua un controllo molto stretto sui selfpublisher che cercano di pubblicare eBook di opere di pubblico dominio, rendendo l’operazione molto difficoltosa se non apertamente impossibile.
Oggi KDP Custoumer Support ha annunciato che anche i titoli in lingua spagnola potranno entrare a far parte del programma KDP Beta for Audiobooks. Le voci create dall’AI a disposizione degli autori sono 3.
È molto probabile dunque che la sperimentazione con l’inglese stia dando risultati positivi, sarà interessante capire se nei prossimi mesi si aggiungeranno anche nuove lingue. Noi abbiamo fatto un esperimento con qualche titolo marginale del nostro catalogo e dobbiamo dire che siamo rimasti piacevolmente sorpresi dai risultati.
Ricordiamo che al momento Google Play Store, la piattaforma più attiva sul fronte degli audiolibri letti da AI insieme a Spotify, offre agli editori la possibilità di pubblicare audiolibri letti da AI in 6 lingue (indu, inglese, portoghese, spagnolo, tedesco e francese), che diventano molte di più se si tiene conto delle varianti regionali di accenti a disposizione per inglese e spagnolo (accento british, americano, indiano e australiano per quanto riguarda l’inglese; messicano, sudamericano e spagnolo per il castigliano).
Amazon e Google, due strategie diverse
C’è da sottolineare che mentre Google ha messo a disposizione la sua intelligenza artificiale gratuitamente (per ora) agli editori, Amazon ha preferito rivolgersi ai selfpublisher.
Certo, i selfpublisher sono l’anima di Kindle fin dalle origini, ma a mio avviso Amazon si trova in una situazione di potenziale conflitto con Audible (società di proprietà di Amazon), che ha dichiarato ripetutamente il suo diniego assoluto all’utilizzo dell’AI.
Lo scenario in casa Amazon dunque al momento sembrerebbe questo: voci umane per gli editori su Audible e voci sintetiche per i selfpublisher? Ma quanto potrà durare questo scenario se gli editori si renderanno conto dell’enorme taglio ai costi che deriva dall’utilizzo dell’AI?
AI che peraltro garantisce (per ora) ottimi introiti nel settore dell’audiolibro, almeno per quanto riguarda noi di LA CASE Books che da ormai più di due anni abbiamo sviluppato un ampio catalogo proprio su Google Play Store.
Stiamo a vedere in che direzione si muoverà il mercato, nessuno può fare previsioni a lungo termine. L’unica cosa certa è che viviamo in tempi (editorialmente) interessanti.